E’ arrivato pochi giorni fa sui nostri scaffali IL FATO DI FAUSTO, una favola dipinta di Oliver Jeffers pubblicata in Italia per Zoolibri ed uscita originalmente nel 2019 per Harpers Collins.
La casa editrice italiana ci propone questa novità a pochi giorni dalla ristampa del primo albo di Jeffers, COME TROVARE UNA STELLA, ormai alla sua terza edizione.

Con questo nuovo lavoro, Jeffers ci consegna, come chiaramente espresso nel sottotitolo, una favola. Dipinta. Sì, perché si tratta di un albo dove apparentemente l’equilibrio fra testo ed immagine si sbilancia totalmente a favore di quest’ultima. Riconosciamo il suo tratto inconfondibile ed essenziale, fatto di linee sottili che si inspessiscono per prendere dinamismo grazie a colori pastosi e vividi. Ma qui ogni immagine si staglia sul bianco della pagina e su questo posa. Si tratta, infatti, di un libro fatto di pieni e vuoti, dove il bianco si fa spazio di riflessione e megafono per l’icona e la parola. Una sintesi che diviene segno vivo. Ecco, allora, che, tenendo fra le mani questo bel libro dall’elegante formato, la disposizione ragionata di testo ed immagini si attiva in un dialogo materico che chiama in causa ogni elemento dell’oggetto stesso.

“C’era una volta un uomo convinto di possedere ogni cosa e per questo deciso a fare la conta dei suoi averi”.

La storia è tutta in quest’incipit. Fausto è un uomo arrogante, il cui desiderio è possedere ogni cosa che lo circonda; preso da questo climax di avidità, si appropria di un fiore, una pecora, un albero, un campo, una foresta, un lago. E poi di una montagna. Convinto di poter piegare la natura alla sua rabbiosa volontà, e poiché ciò che ha conquistato non gli pare ancora abbastanza, e rivendica il suo potere anche sul mare. E qui Fausto si fa antieroe nel solco della classicità, peccando di ubris e andando oltre i suoi limiti umani, guidato da una cieca arroganza. Jeffers ritrae un piccolo essere contro una natura profondamente più ampia dei limiti dell’animo umano. Non una Matrigna, certo, e nemmeno una madre indifferente, ma un’entità che ci precede e probabilmente ci sopravviverà.

Si tratta di una favola, dunque, ma forse potremmo spingerci oltre e definirla un exemplum capovolto, un’operetta morale, un racconto zen. Jeffers ci consegna, come è solito fare, un racconto filosofico. Lineare, inequivocabile, concluso, eppure profondo come il mare che dipinge. Pensiamo all’evoluzione dei suoi lavori, da “Come trovare una stella” a “Chi trova un pinguino…”, passando per “L’incredibile bimbo mangia libri”, “Il cuore e la bottiglia”, “Nei guai”, “La bambina dei libri”, sino ad arrivare a “Noi siamo qui”: non ci sono temi che via via vengono declinati in storie pronte all’uso, ma un discorso unico, complesso e potente che si fa poetica, partendo dall’osservazione del mondo e ponendosi domande, e cerca risposte mai definitive che sanno indossare le lenti dei bambini.

Ne “Il fato di Fausto”, ma non solo, questa traccia sotterranea che percorre la produzione di Jeffers prende vita attraverso un elemento cromatico fluorescente che attraversa il racconto, vestendo elementi leggerissimi del discorso, un fiore, la luna…

Questa luminescenza mi ha fatto pensare ad una sua opera che da il titolo ad una mostra del 2019, inaugurata a NewYork, presso la Brice Wolkowitz Gallery: si tratta di “For all we know”. Un dipinto che raffigura un uomo di mezza età, occhialuto ed abbigliato come un cameriere, che, in piedi su una barchetta in mezzo al mare, sopraffatto dal cielo stellato, protegge con la mano la fiammella di una candela, la cui luce si connette alle architetture cosmiche. Un uomo buono e sollecito pare, una sorta di contraltare di FAUSTO, testimone di un’umanità che resiste.

https://www.oliverjeffers.com/forallweknow

Una fiamma sacra, ancestrale, da custodire ed alimentare, come era il fuoco sacro della Dea protetto delle Vestali, mistero impenetrabile, ma anche fuoco della conoscenza, del progresso, della creatività, furto di Prometeo agli Dei. Fame di sapere che sospinge la nostra specie dall’alba dei tempi, definendo ciò che siamo.

Questa costante riflessione su chi siamo, dove siamo, da dove veniamo e dove andiamo permea, dunque, non solo la produzione dell’artista che si rivolge ai bambini, ma ogni suo progetto creativo, nel rispetto pieno dell’organicità della vita, dei suoi stati e dei suoi passaggi. Potrebbe essere interessante farsi un piccolo viaggio sul suo sito, ricco di materiali e stimoli: https://www.oliverjeffers.com/

Vi lascio con un’interessantissima TED Conferenze, un’ode della vita sul pianeta terra, che Jeffers ha prodotto durante i mesi del primo lockdown del 2020. Sintesi del suo sguardo sul mondo, capace di lenire e, assieme, incoraggiare l’anima di noi tutti suoi lettori.

IL FATO DI FAUSTO di Oliver Jeffers, Zoolibri, 2021, pp. 96.

Età di lettura: dai 4 anni

(Maria)