Incipit, chi ben comincia è a metà del libro!
RUBRICA di consigli di lettura del lunedì 
3 MAGGIO 2021

 

                                                                     “ è la storia…

di un Cervo preoccupato, …di un Coniglietto che vuole diventare grande, …di un Soldato in guerra, …di un Gatto che fa sempre lo stesso sogno, …di un Libro che vuole sapere tutto e di un’Ombra.”

Ci sono alcuni albi illustrati le cui parole prendono vita grazie alle immagini ed altri in cui accade il contrario. Nel caso de L’ombra di ognuno,  della belga Mélanie Rutten, un mistico e misterioso equilibrio lega le une alle altre, che si offrono al lettore come una fresca foresta di simboli.

Siamo difronte ad una storia di formazione molto articolata (che attraversa un momento preciso nella vita di sei personaggi)  portata avanti, in buona parte, con gli strumenti ellittici e sintetici della narrazione propria all’albo illustrato. E’ stato necessario, per me, riflettere su questo libro a partire dalla sua struttura ibrida per poterne ragionare, poiché lo annovererei fra quelle storie prossime al sogno, il cui intreccio, seppur semplice e sapientemente orchestrato, contiene qualcosa che trapassa la logica, facendo un salto oltre il quotidiano. Quelle storie delle quali non è possibile parlare.

Il libro è diviso in dodici capitoli, chiudendosi così come inizia. Atipicamente lungo per essere un albo illustrato, somiglia piuttosto ad un racconto di una qualche lontana mitologia precolombiana. Presenta, come anticipato, sei personaggi più un uovo colti, ognuno, in un momento 

critico (nel pieno senso etimologico del termine). Sono animali con caratteristiche umane, troppo umane. Ciascuno in una fase precisa della vita (anche i tre fanciulli incarnano diversi stadi dell’infanzia), alcuni si conoscono fra loro ed altri no. Il Coniglietto è nel momento del distacco dalla figura genitoriale, il Soldato è nel pieno dell’individuazione del sé ed il Gatto è affacciato sul baratro della pubertà. Il Cervo, invece, vive i timori della genitorialità, mentre il Libro ha bisogno di tenere le cose sotto controllo e riempie il silenzio con le parole. Ognuno di loro ha un’Ombra che li segue, fatta di paure, insicurezze, dolori. Ognuno di loro indossa maschere e manovra amuleti per proteggersi, ma tutti sono sotto lo stesso cielo, e le loro notti sono illuminate dalle stesse costellazioni di stelle…  Nella foresta, invece, si nasconde l’Ombra: un’ombra che ha le fattezze di un’Orsa. Orsa madre – come la Maggiore – notturna, silenziosa, danzante ed accudente, archetipica, selvatica.  Ombra Orsa che si disvela agli altri protagonisti, sciogliendo attraverso l’amore, vegliando sul loro percorso e conducendone le sorti verso una ricomposizione, sotto una diversa luce.

I fili dei personaggi s’intrecciano fra loro in un presente dilatato, che offre possibilità per superare le paure e trovare il proprio posto nel mondo, attraverso il coraggio, i legami, il confronto ed il rispetto dell’altro.

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Un viaggio onirico e simbolico tra paesaggi assolati e notturni che si alternano, come nella vita si alternano luce ed ombra. Le tavole seguono un ritmo che alterna pagine piene, spot ripetuti, illustrazioni passanti e dissolvenze circolari che sanno di film muto. Ed è grazie al colore brillante eppure tenue degli acquarelli che precipitiamo, come per incanto, nelle illustrazioni della Rutten. I contorni delle figure sono delimitati da linee di china nere, sottili e ferme, per non farci perdere la rotta, ma l’esplosione cromatica di ogni tavola permette di oltrepassare la superficie materica della pagina e condurci in un altrove, un sottosopra che, pur non avendo nulla dell’Ade, rende tutto possibile.Mélanie Rutten, belga, classe 1974, si forma come fotografa per poi avvicinarsi da autodidatta nel mondo dell’illustrazione e della scrittura per l’infanzia. Cruciali sono i sui incontri con Monste Gisbert e, soprattutto, Kitty Crowther, di cui frequenta gli ateliers e che la portano a dedicarsi totalmente a questa forma d’arte sin dal 2004. Le pubblicazioni che balzano all’attenzione delle cronache sono quelle dal 2008 in poi, quando i suoi albi iniziano ad essere stampati da Editions MeMo, raffinata casa editrice di Nantes. Ha al suo attivo decine di opere, tradotte in molti paesi, e di alcuni suoi lavori sono state fatte trasposizioni teatrali. L’autrice belga ha dichiarato più volte di ispirarsi alle opere di Arnold Lobel, geniale artista statunitense che ha partorito alcuni tra i capisaldi della moderna letteratura per l’infanzia. Ed è certo anche dal mondo di Lobel che Mélanie Rutten attinge una malinconia ed una dolcezza che, assieme ad indimenticabili animali antropomorfi, raccontano iconicamente la vastità dell’animo unano e la bellezza dell’amicizia.

L’ombra di ognuno (titolo originale L’Ombre de chacun) originalmente esce nel 2013, vincitore del BOLOGNA RAGAZZI AWARD 2014 Mention (Fiction), del Quebec/Wallonie-Bruxelles Award
e del Brindacier Award, è il primo capitolo di una trilogia che vedrà la pubblicazione nel 2014 de La Source des jours e nel 2015 de La forêt entre les deux, rispettivamente analessi e prolessi del primo capitolo.

In Italia arriva solo oggi, grazie al prezioso lavoro di Camelozampa, ed è certo che la casa editrice di Monselice non si farà sfuggire la bella opportunità di continuare a far scoprire ai lettori italiani lo straordinario talento della Rutten.

 

L’OMBRA DI OGNUNO di Mélanie Rutten, traduzione di Sara Saorin, Camelozampa, 2021, pp. 56.

 

https://www.melanierutten.com/

http://www.editions-memo.fr/

Età di lettura: dai 5 anni

(Maria)